Lasciare la casa dei genitori, vivere da soli o costruire nuove forme di convivenza, è per la maggior parte delle persone, anche con disabilità, uno degli obiettivi principali di vita,
rappresentando il passaggio all'età adulta e un momento significativo per l'affermazione della propria identità. Vivere una vita indipendente non passa dall'essere capaci di, ma dall'essere
in relazione con. Per raggiungere tale obiettivo è però necessario mettere in condizione le persone con disabilità, costruendo intorno a loro una rete di relazioni e dei percorsi di vita
individualizzati che permettano loro di vivere nella comunità e di fare delle scelte.
Gli obiettivi primari di questo progetto sono: rafforzare lo sviluppo e l'acquisizione di competenze ed autonomie, di diventare ancora più indipendenti nei diversi atti di vita quotidiana
anche in un contesto di situazioni imprevedibili e/o di emergenza e situazioni sanitarie più complesse tipo quella attuale. Promuovere la gestione di un budget per spese primarie dando,
per quanto possibile, il giusto valore al denaro e saper utilizzare, in modo appropriato, le carte di credito.
Sensibilizzare e incentivare il corretto uso delle utenze domestiche nel
rispetto dell'ecologia e dell'ambiente. Offrire uno spazio di supporto di tipo psicologico, monitorare con le famiglie degli utenti e i volontari l'andamento del percorso e favorire il
confronto tra le associazioni e gli enti del territorio che si occupano di disabilità.
Il progetto viene realizzato in collaborazione con l'Istituto di Psicologia Individuale "A. Adler" diretto dal dott. Lerda Gian Sandro.
Il progetto viene finanziato esclusivamente con risorse economiche dell'Associazione.
Laboratorio di arte bianca. I partecipanti al progetto hanno avuto la possibilità di crescere nelle proprie competenze concrete e relazionali ottenendo: aumento delle capacità di progettazione ed organizzazione personale e di gruppo, sviluppo di abilità pratiche e potenziamento delle autonomie e dell'autostima.
Finalizzato a gestire i bisogni e le risorse economiche del quotidiano, gestire se stessi e una casa in tutta la sua complessità e dare valore al denaro.
La perdita di una persona cara è uno dei dolori più forti che si sperimentano durante la vita. Il lutto è un percorso inevitabile, naturale e necessario: il suo superamento richiede tempo e spazio, e risorse cognitive ed emotive. L’idea di questo progetto nasce proprio dal bisogno di poter trovare un aiuto nell’affrontare le perdite recenti e meno recenti di persone care. Gli utenti dell’associazione vengono coinvolti in un duplice percorso: l’intervento di sostegno psicologico e la possibilità concreta di rielaborazione del lutto attraverso camminate educative. Infatti, è attraverso la possibilità di intraprendere un viaggio fisico, metafora del viaggio interiore da fare per rielaborare la perdita, introspezione non così sempre possibile per in chi ha limiti cognitivi, che il percorso di rielaborazione può trovare un concreto compimento.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il CSV Società Solidale, con l’Associazione Il cammino di Sant’Anna Onlus e il Centro CEMIA.
L’idea di questo progetto nasce dai bisogni espressi dagli utenti di poter trovare un aiuto nell’affrontare le piccole e grandi fatiche quotidiane del lavoro. Le difficoltà di tipo cognitivo spesso non rendono sempre possibile una comprensione e una rielaborazione armonica delle dinamiche che avvengono in un contesto lavorativo. Quindi il progetto offre uno spazio di supporto psicologico in cui i soggetti coinvolti possano trovare conforto e strategie di superamento delle difficoltà per stare meglio sul luogo di lavoro. Offre anche approfondimenti formativi sulle mansioni pratiche da svolgere all’interno del contesto lavorativo. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il CSV Società Solidale, la Cooperativa Futura e il Centro CEMIA.